Possiamo dividere le varie tipologie di siti web in due macro-categorie principali: La categoria più semplice è quella dei Siti Vetrina economici e più diffusi: Cos'è il SITO VETRINA? E' sostanzialmente, un sito internet dove si presenta l’azienda, i servizi o prodotti della stessa azienda le caratteristiche migliori del propio prodotti/servizi. ed i i contatti di riferimento dell'azienda stessa. Di norma questi siti hanno pagine dedicate a cataloghi, gallery fotografiche, listini, brochure e altre risorse informative sull’azienda ed i suoi prodotti/servizi. Creare un sito web “vetrina” significa fornirsi di uno strumento, non di marketing, quanto piuttosto di ottimizzazione logistica. Possiamo dire che un sito aziendale, che contiene ad es. recapiti, listini, cataloghi, e altro materiale di questo tipo semplifica la vita dell'azienda di riferimento. Quando un cliente chiede informazioni, o richiede cataloghi o listini, anziché inviare una mail, si può semplicemente indicargli la sezione di riferimento sul sito. Se poi i cataloghi o i listini subiscono delle modifiche, non sarà necessario re-inviarli a tutti: sarà sufficiente aggiornare il file del catalogo caricato sul sito e tutti i clienti potranno, scaricarlo automaticamente. I siti vetrina, quindi:
La categoria di siti più complessa è quella dei SITI COMMERCIALI Questo secondo tipo di siti web si differenziano dai “siti vetrina” per la loro funzione principale che NON è solo quella di presentare l’azienda e fornire risorse utili ma, come dice il nome, sono progettati e aggiornati continuamente per avere risultati performanti dal punto di vista della loro capacità di generare fatturato. Che utilità ha creare un sito web “commerciale”? Attirare i visitatori giusti, cioè quelli che possono essere realmente interessati al prodotto o servizio che produce l’azienda. Infatti, ciò che conta veramente non è il valore assoluto del numero di visitatori che un sito ha ma la “qualità” di questi visitatori. Un sito web commerciale fa fare al visitatore il percorso giusto: da internet alla porta dell' azienda. Creare un sito web e far si che venga visitato. Come? Dandogli visibilità e la visibilità si ottiene in tanti modi: I più importanti e più usati sono ad oggi Google e Facebook Google e Facebook sono molto diversi tra loro, e molto diversi sono i tipi di visitatori che essi portano. La cosa che hanno in comune, invece, è che per funzionare richiedono entrambi degli investimenti non eccessivi ma pur sempre degli investimenti. Come funziona Google? La gente che ha un problema lo scrive su Google, e Google gli dà una serie di siti che promettono di risolvere quel problema. Come funziona Facebook? Facebook funziona al contrario di Google. Chi ha un problema non lo cerca tramite Facebook. Ma chi sta su Facebook ha certamente dei problemi irrisolti. La cosiddetta “domanda latente“. Per meglio spiegare: una persona che sta su Facebook potrebbe avere un problema ma non essendo un problema impellente nell’immediato non se ne preoccupa più di tanto. Se però, mentre naviga tranquillamente su Facebook, trova davanti ai propri occhi un annuncio accattivante che gli promette di risolvere o prevenire la sua problematica, l’utente clicca sull’annuncio Facebook, finisce sul sito, viene ben informato riguardo alle proprietà del prodotto e, se lo sarà stimolato a sufficienza, fisserà un appuntamento e probabilmente acquisterà. Un’ultima osservazione è che, statisticamente, acquisire un nuovo cliente costa, in termini di marketing, molto di più che effettuare una vendita ad un cliente che ha già comperato in passato. Per questo non bisogna in nessun modo sottovalutare l’uso del proprio sito aziendale per fidelizzare i clienti e continuare e vendergli il prodotto/servizio, o le sue varianti. Questo obbiettivo si raggiunge principalmente attraverso il BLOG AZIENDALE Nel prossimo post parleremo di come e perché realizzare un BLOG AZIENDALE. |
Gli AutoriL’idea di MyFreeWeb nasce dal team di Simone Durante Group, azienda già specializzata nel marketing e nella comunicazione Web, per piccole, medie, e grandi imprese. Archivio
Aprile 2020
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